IT-CPA-ST0176-0000028

Scuole comunali

1970 - 11 novembre 2008

10 buste (con all'interno 53 fascicoli)

Si compone della documentazione afferente alle scuole comunali e più in generale ai dipendenti del Comune di Bologna, impiegati sia nelle scuole comunali dell'infanzia che nelle scuole statali soprattutto elementari ove sopperivano alle necessità di personale per coprire le classi a tempo pieno.
Questa è stata una peculiarità (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0176-0000028
Identificativo gerarchico scheda 00001.00009
Livello di descrizione serie
Denominazione Scuole comunali
Data 1970 - 11 novembre 2008
Consistenza 10 buste (con all'interno 53 fascicoli)

Contesto

Contenuto

Si compone della documentazione afferente alle scuole comunali e più in generale ai dipendenti del Comune di Bologna, impiegati sia nelle scuole comunali dell'infanzia che nelle scuole statali soprattutto elementari ove sopperivano alle necessità di personale per coprire le classi a tempo pieno.
Questa è stata una peculiarità dell'Amministrazione comunale bolognese nota 1:Sin dagli anni Cinquanta del Novecento il Comune attuò un consistente intervento nell'ambito delle istituzioni educative: a partire infatti dal 1951 l'Amministrazione comunale inserì nella propria pianta organica il "ruolo delle maestre di educatorio" con 80 posti, aumentati a 140 nel 1954, sino a risultare 550 nel 1979, con una copertuta del 75% delle classi a tempo pieno, con trattamento economico e giuridico via via equiparati a quello del corrispondente personale statale. che a partire dalla metà degli anni Settanta, in attuazione della legge 24 settembre 1971, n. 820 ha accentuato la caratteristica di supplenza dei compiti dello Stato consentendo una grande estensione del tempo pieno.
Inizialmente l'intervento del Comune nella scuola elementare si è concretizzato attraverso due momenti fondamentali: la gestione di posti di insegnamento per garantire l'effettivo diritto allo studio attraverso l'attuazione del tempo pieno, e iniziative e interventi nell'ambito delle competenze che sono assegnate ai Comuni dalla legge 382 del 1975 e dal d.p.r. 616 del 1977 per il diritto allo studio. Inizia successivamente un processo di riconversione di tutto il personale comunale fino ad arrivare alla deliberazione consigliare n. 751 del 4 marzo 1988 con la quale si adotta "Il piano di riconversione del personale della scuola elementare". In questo piano si prevede che chi non rientri nei posti per cui è prevista la conferma possa scegliere di essere impiegato su diversi progetti, fra cui l'integrazione dei ragazzi portatori di handicap, progetti formativi extra scolastici, operatori addetti all'infanzia, uffici e servizi comunali.
L'intervento determinante del Comune nella scuola ha avuto notevoli ripercussioni sia nello sviluppo dei rapporti fra Comune e Sindacato, impegnati in una trattativa durata anni, sia sul piano dell'offerta formativa, che ha avuto risorse umane subito disponibili.

Si segnala che parte della documentazione di questa serie è stata prodotta e conservata da Chiara Perazzo, insegnante della scuola dell'infanzia del Comune di Bologna dal 1968 al 2006 e funzionaria del Sindacato nazionale scuola.
Criteri di organizzazione La documentazione è ordinata cronologicamente.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note

Approfondimenti