IT-CPA-ST0120-0000036

Carteggio per materie

febbraio 1803 - luglio 1803

10 buste (con all'interno 16 fascicoli)

Si compone del carteggio ricevuto e inviato dal febbraio al luglio 1803.
La corrispondenza ricevuta è conservata insieme alle minute di quella inviata; il carteggio è suddiviso in materie, identificate da una lettera alfabetica anche sui fogli e sul registro di protocollo.
Si nota la costituzione di un fascicolo comprendente la (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0120-0000036
Identificativo gerarchico scheda 00001.00001.00001.00002
Livello di descrizione sottoserie
Denominazione Carteggio per materie
Data febbraio 1803 - luglio 1803
Consistenza 10 buste (con all'interno 16 fascicoli)

Contesto

Storia archivistica Dal febbraio del 1803 a Bologna si impone un'organizzazione del carteggio secondo una lista di materie più strutturata rispetto alla precedente; la suddivisione per oggetto viene applicata anche alle lettere inviate e compaiono protocolli e indici. Il Comune di Bologna si dimostra piuttosto all'avanguardia nel panorama italiano, adottando una sorta di "titolario in nuce" articolato su un unico livello, che sarà in uso fino a tutto il luglio dello stesso anno. L'impiego del sistema protocollo-titolario era stato prescritto per la gestione degli archivi degli uffici governativi dal provvedimento di istituzione delle amministrazioni dipartimentali del 29 luglio 1797 nota 1: F. Valacchi, Amministrazioni, protocollo e uffici tra '800 e '900, in "Il protocollo nella Pubblica amministrazione", a cura di L. Angelone, R. Guarasci, S. Pigliapoco, A. Rovella, F. Valacchi, Rende, Università della Calabria, 2003, p. 5., anche se furono piuttosto rare le realtà municipali in cui tale provvedimento fu adottato prima della pubblicazione delle successive norme applicative nota 2: Cfr. A. Spaggiari, Amministrazione e archivi …, cit., p. 140, nota 8; A. Corsari, Il sistema archivistico di un comune. Il caso di Modena, in "Labirinti di carta. L'archivio comunale: organizzazione e gestione della documentazione a 100 anni dalla Circolare Astengo. Atti del convegno nazionale, Modena, 28-30 gennaio 1998, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali - Direzione generale per gli archivi, 2001 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Saggi, 67), p. 108; A. Spaggiari, Amministrazione e archivi …, cit., p. 141; L'archivio storico comunale di S. Giovanni in Persiceto, 1114-1949, a cura di P. Cremonini, Bologna, Il nove, 1999, passim..
Non si conosce la genesi di questo sistema bolognese e non è conservato alcun testimone di un eventuale schema d'uso nell'ufficio, ma l'assegnazione ad ogni materia di una lettera alfabetica ci permette di riconoscere una certa sistematicità nel suo concepimento. L'accostamento all'interno della medesima camicia delle lettere ricevute e spedite fa sì che si vengano a costituire le prime pratiche, contrassegnate da un numero progressivo, senza però che in esse si trovino ancora veri e propri allegati. Le pratiche sono numerate a partire da 1 per ognuna della materie identificate.

Contenuto

Si compone del carteggio ricevuto e inviato dal febbraio al luglio 1803.
La corrispondenza ricevuta è conservata insieme alle minute di quella inviata; il carteggio è suddiviso in materie, identificate da una lettera alfabetica anche sui fogli e sul registro di protocollo.
Si nota la costituzione di un fascicolo comprendente la corrispondenza con altre municipalità (missive di argomento eterogeneo, legate tra loro dal fatto di provenire da amministrazioni non bolognesi); viene inoltre riservata una materia al carteggio intercorso con l'Agenzia dei beni nazionali, ufficio preposto alla vendita e all'assegnazione dei beni delle corporazioni religiose soppresse nota 1:Il fondo archivistico dell'Agenzia locale è conservato all'Archivio di Stato di Bologna, cfr. Guida generale degli Archivi di Stato italiani, I, cit., p. 601., forse in essa comprendendo anche parte del carteggio precedentemente archiviato sotto la voce "culto" nota 2:L'assenza di questa materia potrebbe essere anche legata all'emanazione del decreto del 23 giugno 1802 che fissa le attribuzioni del Ministero per il culto e disciplina corporazioni religiose, istituti pii e stabilimenti di pubblica beneficenza, cfr. Bollettino delle leggi della Repubblica italiana, dalla costituzione proclamata nei comizi in Lione al 31 dicembre 1802. Anno I, Milano, dalla Reale stamperia, 1802. Troviamo anche "popolazione" e "commercio", materie di certo rilevanti per la Municipalità bolognese. Non risultano missive riguardanti l'affissione delle leggi in città, a cui nell'organizzazione delle carte precedente era destinato uno specifico oggetto.
Criteri di organizzazione Un elenco delle materie secondo cui la documentazione veniva organizzata non è stato reperito. Sulle camicie dei fascicoli la materia veniva indicata per esteso, insieme alla lettera progressiva di riferimento. Sui registri e sulla documentazione la classificazione veniva espressa mediante una lettera che identificava la materia, seguita dal numero attribuito alla pratica e dalla registrazione di protocollo. Le materie - definite "volumi" nei registri di protocollo - e le loro denominazioni sono quindi state desunte da quanto riportato sui dorsi delle buste ancora conservate, sulle camicie dei fascicoli e da quanto indicato nelle registrazioni del protocollo. Ove non sia stato possibile identificarle, sono state attribuite sulla base degli argomenti della documentazione. Il riscontro sui registri di protocollo ha permesso di stabilire l'esistenza di classifiche per le quali oggi la documentazione, e talvolta anche la camicia del fascicolo, sono mancanti. Nelle schede unità si è dato conto, nel campo ambiti e contenuto, sia delle pratiche non intestate (segnalando puntualmente i numeri di protocollo presenti e le lacune) sia di quelle intestate, il cui titolo è stato riportato per esteso accanto al numero progressivo. La documentazione, in seguito al presente intervento, appare così suddivisa: "A. Contabilità, cassa ed economia pubblica" B. Funzionari "C. Beneficenza pubblica, visita delle carceri" "D. Istruzione pubblica" "E. Alloggi e approvigionamenti militari" "F. Illuminazione notturna" "G. Commercio" "H. Fabbriche pubbliche" "I. Strade e acque" "K. Teatri" L. Guardia nazionale "M. Finanza" N. Popolazione "O. Annona" "P. Sanità" Q. Rapporti con altre municipalità R. Ornato "S. Agenzia dei beni nazionali" (Dal confronto con la documentazione e con il registro di protocollo non sembra siano esistite materie corrispondenti alle lettere comprese nell'intervallo alfabetico T-Z)

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note

Approfondimenti