IT-CPA-ST0066-0010884

Arbitramento Genazzini

18 maggio 1867 - 10 settembre 1870

11 fascicoli

Documentazione concernente l'arbitramento Genazzini nella controversia insorta tra la Società italiana per le strade ferrate meridionali e l'impresa Pietro Genazzini per il tratto dall'Osente a Foggia.

vai al menu di navigazione nell'archivio

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0066-0010884
Identificativo gerarchico scheda 00001.00008.00003
Livello di descrizione serie
Denominazione Arbitramento Genazzini
Data 18 maggio 1867 - 10 settembre 1870
Consistenza 11 fascicoli

Contesto

Storia istituzionale / Biografia Jean Louis Protche, con convenzione del 16 marzo 1864, venne nominato perito nella causa arbitrale vertente tra la Società italiana per le strade ferrate meridionali e l'impresa Pietro Genazzini.
All'inizio del 1861 la società Talabot e compagno assunse, in seguito alla legge del 25 luglio 1861, l'esecuzione di alcune strade ferrate nelle province meridionali, in particolare quelle dal Tronto a Foggia e quindi Candela, Conza e Napoli. L'ingegner Amilhan, direttore della società Talabot, chiamò alcuni "intraprenditori" di sua fiducia, tra i quali Genazzini. L'urgenza di por mano ai lavori fece sì che gli accordi fossero presi in modo sommario (cfr. convenzione Amilhan-Genazzini dell'11 agosto 1861) con i tracciati definitivi ed i prezzi per la costruzione delle linee delle sezioni da Campo Marino a Ripalto e da San Severo a Foggia. Cessata subito dopo la società Talabot il governo decise di proseguire in via diretta i lavori; chiamò Genazzini e stipulò con lui una convenzione il 3 settembre 1861, confermando a Genazzini l'appalto dei lavori.
Per il tratto dall'Osente a Foggia l'impresa aveva prodotto una tabella provvisoria dei prezzi, firmata dal commissario generale Bella, il 12 novembre 1862.
L'impresa aveva proceduto nei lavori sulla base dei propri rilievi e dei progetti dei commissari governativi, deviando in parte dalla convenzione del 3 settembre 1861. Intanto si prevedeva la concessione delle linee ad una nuova società. Tale stato di cose perdurò fino al 19 marzo 1863, epoca nella quale i lavori erano già piuttosto avanzati, dato che si previde l'apertura della linea per il 15 ottobre successivo. Il tratto di ferrovia su cui lavorava Genazzini per conto del governo passava in concessione ad una società rappresentata dal signor Bastogi con legge 21 agosto 1862. Con essa tale società si assumeva l'onere di rifondare al governo parte delle spese sostenute. I fondatori della società si erano assicurati preventivamente il concorso di tre grandi gruppi imprenditoriali: Vanotti e Finardi, Brassey e compagni e Frascara che si obbligavano ad eseguire le linee al prezzo medio chilometrico di lire 210.000. In data 9 dicembre 1862 si stipularono i contratti con le imprese secondo i quali l'impresa Vanotti e Finardi rimaneva appaltatrice del tronco da Ancona fino al termine dell'impresa Genazzini (ca. 900 metri dal centro della stazione di Foggia). Si arrivò in seguito ad una convenzione tra la società e Genazzini, tra il 19 e il 23 marzo 1863. Si stabilì un nuovo prezzo a cottimo mediante il quale Genazzini si obbligava alla costruzione e all'armamento di tutto il tratto di strada ferrata ad un solo binario, all'acquisto dei terreni ed alla disposizione delle fondazioni delle opere d'arte per la collocazione di un secondo binario. Le opere eseguite avevano la garanzia di un anno dopo l'ultimazione dei lavori, risultante dal certificato del commissario della società. L'apertura prevista per il 15 ottobre 1863 slittò al 9 novembre con il convoglio d'inaugurazione. La fretta di terminare i lavori aveva però portato ad una esecuzione approssimativa e la linea rovinò in più punti. Constatati i danni il 19 dicembre 1863 si firmò una nuova convenzione il 20 dicembre 1863 a Vasto tra Genazzini e Grattoni, approvata dal consiglio di amministrazione della compagnia, lasciando incerto quali rifacimenti erano da imputarsi a forza maggiore e quali no. La linea venne riaperta il 25 aprile 1864, mentre il precedente 16 marzo 1864 si era firmata una convenzione mediante la quale Genazzini abbandonava i lavori. Le rispettive ragioni vennero affidate ad arbitri: furono eletti il commendator avvocato Giacomo Astengo, il cavaliere avvocato Luigi Mongini; questi ultimi elessero, come terzo arbitro, il cavaliere avvocato Luigi Marini. Gli arbitri incaricavano, con provvedimento del 31 maggio 1864, un ingegnere, nominando l'ingegnere Pera il 1 giugno.
Dopo diverse richieste ("conclusioni") inviate dall'impresa e dalla società gli arbitri, con sentenza del 29 maggio 1865, ordinavano una perizia. La società si appellò, ma la sentenza fu mantenuta dalla corte d'appello di Torino il 7 marzo 1867. Con atto delle parti il 6 maggio 1867 si incaricarono dell'esecuzione della perizia il commendatore ingegner Pietro Spurgazzi, l'ingegner Giovanni Battista Davicini e il cavalier ingegner Jean Louis Protche. L'impresa Genazzini era cliente del procuratore capo prospero Girio, la Società per le strade ferrate meridionali era cliente del causidico capo Rodella.
L'intervento degli arbitri doveva stabilire (cfr. lettera di A. Fonio n. 1387, fasc. "Genazzini") quali progetti di opere erano stati approvati dal governo all'epoca della stipula del contratto di cottimo tra la società e l'impresa Genazzini in data 19-23 marzo 1863, precisarne la natura e stimarne il valore; accertare se ed in quale modo l'impresa Genazzini avesse eseguito i lavori determinati dai progetti approvati dal governo e se questi fossero stati eseguiti in conformità delle migliori regole d'arte o meno, calcolandone il valore e quali lavori in aggiunto fossero stati necessari per completare la strada ferrata in conformità del capitolato annesso alla legge di concessione in data 21 agosto 1862, calcolandone il valore; se e per quali cause fossero state fatte delle variazioni ai progetti approvati e quali maggiori lavori fossero stati ordinati dalla società e per quali ragioni e quali maggiori lavori dipendano da forza maggiore.
Il 10 luglio 1867 i periti convennero con le parti, la visita ai luoghi. Nel dicembre 1867 ebbe luogo la visita e la conferenza tra le parti.
Il 14 febbraio 1868 l'impresa presentò le sue "conclusioni" finali. Il 18 e 23 gennaio 1869 il consesso arbitrale si adunò a Bologna alla presenza dell'ingegner Pessione per la società e dell'ingegner Marini per l'impresa. Il consesso arbitrale delegò Protche a sentire le parti il 16 febbraio 1869. I periti si adunarono nuovamente a Bologna dall'11 al 13 aprile 1869.
La società aveva poi appaltato all'impresa D'Atri, con contratto 30 novembre 1864, la costruzione dei fabbricati delle stazioni da Orta (dopo Foggia) a Brindisi e, con contratto del 2 dicembre 1864, la costruzione di quelle da Fasano a Brindisi. Insorte divergenze, col compromesso del 9 aprile 1868, si affidò il giudizio della vertenza agli arbitri e il consesso arbitrale si costituì il successivo 1 di giugno.
Storia archivistica La documentazione riguardante l'arbitramento si trovava conservata in diverse buste che raccoglievano gli atti, suddivisi genericamente in fascicoli, senza tener conto delle segnature originali e del criterio di archiviazione.
Nell'elenco di versamento del 1890 sono stati in parte riportati i titoli originali presenti sui fascicoli e in parte sono state date intitolazioni generali desunte dalla documentazione.

Contenuto

Documentazione concernente l'arbitramento Genazzini nella controversia insorta tra la Società italiana per le strade ferrate meridionali e l'impresa Pietro Genazzini per il tratto dall'Osente a Foggia.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note

Approfondimenti