Leone Pancaldi (1915-1995)

Durante la seconda guerra mondiale il futuro architetto e pittore Leone Pancaldi (Bologna 1915 - 1995) fu inquadrato col grado di sottotenente nel 121° Reggimento di fanteria "Macerata" destinato all'invasione della Jugoslavia.

Prestò così servizio prima in Slovenia, poi in Croazia, ma dopo l'8 settembre 1943 venne catturato e internato in Germania con la matricola 114402 IIIA.

Al periodo dell'internamento risalgono circa 90 disegni dei quali il portale archIVI propone una selezione in occasione dei 100 anni dalla nascita e dei 20 anni dalla scomparsa dell'Autore.

Le opere sono conservate nel suo archivio personale, depositato dagli eredi presso la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e il cui inventario sarà a breve disponibile.

L'intervento di inventariazione è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Leonardo Melandri (1929-2005)

Per ricordare la figura di Leonardo Melandri (Forlì 11 marzo 1929 - 6 giugno 2005) nel decimo anniversario della sua scomparsa, il portale archIVI propone una mostra virtuale realizzata con le fotografie provenienti dal suo archivio personale.

La galleria di immagini documenta la multiforme attività pubblica del senatore forlivese: le fotografie ritraggono infatti Leonardo Melandri in varie circostanze (incontri, dibattiti e convegni, molti dei quali tenutisi presso la Camera di commercio di Forlì; cerimonie ufficiali per la commemorazione di eventi e la consegna di premi; inaugurazioni di filiali bancarie e sedi universitarie; assise politiche) e con diversi personaggi del mondo della politica e delle istituzioni (Franco Maria Malfatti, Ciriaco De Mita, Filippo Maria Pandolfi, Carlo Azeglio Ciampi, Umberto Eco).

In coda vengono proposte le fotografie della cerimonia di inaugurazione di una lapide in memoria di Leonardo Melandri scoperta presso la Rocca di Bertinoro ad un anno dalla sua scomparsa.

La bonifica fotografata

L’archivio storico del Consorzio della bonifica renana è costituito da diverse tipologie di fondi:

- quelli costituiti essenzialmente da documentazione tradizionale in formato cartaceo (con estremi cronologici compresi tra il 1605 e il 1987);

- quelli costituiti da materiale cartografico;

- quelli costituiti da documentazione audiovisiva prodotta negli anni Cinquanta e oggi digitalizzata;

- infine quelli formati da fotografie su lastra di vetro e a stampa (compresi tra il 1917 e il 1975).

A partire dall'inizio del XX secolo era difatti consueta la rilevazione fotografica completa delle fasi realizzative delle opere condotte con fondi pubblici.

Le fotografie presentate in questa mostra virtuale sono tratte dalla serie di circa mille lastre conservate nell'archivio del Consorzio della bonifica renana, che documenta la realizzazione di varie opere di bonifica tra il 1917 e 1934 nell'area tra la sinistra del Reno e il Sillaro all'interno del comprensorio di pianura, nonché dall'archivio del Consorzio di bonifica montana dell'alto bacino del Reno e si riferiscono ai cantieri realizzati dal 1950 in poi all'interno del comprensorio di montagna.

Viva Bonaparte! La Francia a Bologna tra Sette e Ottocento

La mostra, allestita presso la Sala Cencetti dell'Archivio di Stato di Bologna dal 1° maggio al 31 luglio 2015, racconta personaggi, luoghi e fatti di una città sempre in bilico tra l’attrazione e il rifiuto per il “liberatore” francese, negli anni compresi tra la Repubblica Cispadana e il Secondo Impero (1796 - 1870).

L’iniziativa si svolge nell’ambito del ciclo di mostre, conferenze e visite guidate itineranti "Dal Manzanarre... al Reno. La famiglia di Napoleone e i contemporanei a Bologna", organizzato per ricordare i 200 anni dalla battaglia di Waterloo (18 giugno 1815) e che si snoderà da maggio a novembre 2015.

L'esposizione, della quale viene qui presentata una piccola selezione costituita dai ritratti provenienti dalla Raccolta Gozzadini e dalla Raccolta carducciana di padre Renato Santi, è stata promossa dall'Archivio di Stato di Bologna e dall'Associazione Il Chiostro dei Celestini. Amici dell'Archivio di Stato di Bologna, in collaborazione con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

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Mostre virtuali

“La possibilità di realizzare “Mostre virtuali online” potenzia le opportunità che la dimensione digitale e il web offrono alla valorizzazione dei beni culturali rispetto a quelle offerte dal mondo analogico” (Marina Giannetto, direttore dell'Istituto centrale per gli archivi (ICAR).

Questo ambiente offre la possibilità di accedere agli archivi pubblicati nel portale direttamente dagli oggetti digitali a prescindere dalla loro dimensione digitale: i documenti testuali, i video, le immagini e i suoni rappresentano gli elementi fondamentali della narrazione.

La didascalia di ciascun oggetto digitale è fornita di un link attivo ("Vai alla scheda d'archivio") che consente di visualizzare la riproduzione digitale all'interno dell'archivio di appartenenza. I contenuti si possono sia ascoltare che guardare in versione bidimensionale o in 3D.