IT-CPA-ST0213-0000001

Carteggio di Paolo Bollini e Ivan Fónagy

22 agosto 1980 - 6 febbraio 1999

1 busta (con all'interno 18 fascicoli)

Il carteggio di Paolo Bollini si compone della corrispondenza intercorsa nell'ultimo ventennio del XX secolo tra lo scrittore bolognese e numerosi intellettuali e accademici europei, per lo più francesi e ungheresi, tra cui:

- Gérard Genot, scrittore;

- Algirdas Julien Greimas, linguista;

- Jean Perrot, linguista;

- (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0213-0000001
Livello di descrizione fondo
Denominazione Carteggio di Paolo Bollini e Ivan Fónagy
Data 22 agosto 1980 - 6 febbraio 1999
Consistenza 1 busta (con all'interno 18 fascicoli)
Soggetto conservatore Fondazione Gramsci Emilia - Romagna
via Mentana, 2, 40126, Bologna
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Contesto

Soggetti produttori
Modalità di acquisizione

Il carteggio è stato donato tra il 2009 e il 2010alla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna dalla famiglia Bollini congiuntamente ad alcuni esemplari della rivista "Il piccolo Hans". Il fondo consiste in una piccola parte della documentazione complessiva prodotta da Paolo Bollini, che al momento è conservata dal figlio Giacomo.

Contenuto

Il carteggio di Paolo Bollini si compone della corrispondenza intercorsa nell'ultimo ventennio del XX secolo tra lo scrittore bolognese e numerosi intellettuali e accademici europei, per lo più francesi e ungheresi, tra cui:

- Gérard Genot, scrittore;

- Algirdas Julien Greimas, linguista;

- Jean Perrot, linguista;

- Eric Landowski, sociologo;

- Claude Ziberberg, semiologo;

- Françoise Bastide, semiologo;

- Livia Nemes, psicoanilista;

- Patrick Quiller, poeta;

- Edmond Jabès, poeta.

Questi scambi epistolari si articolano prevalentemente intorno alla realizzazione di una serie di articoli, traduzioni e collaborazioni scientifiche. Nella prima metà degli anni Ottanta, le lettere registrano l'attività di redattore e traduttore di Bollini per la rivista di psicoanalisi e marxismo "Il piccolo Hans", diretta da Sergio Finzi. L'attività di Bollini nella redazione si rileva in particolare nella raccolta di contributi per la stesura di un numero tematico sul verbo, che avrebbe dovuto vedere la sua pubblicazione sul finire del 1986, ma che non vide mai compimento. Nello stesso periodo inizia inoltre una lunga e densa corrispondenza con il linguista e psicoanalista ungherese Ivan Fónagy, inizialmente in merito alla traduzione di alcuni suoi contributi per "Il piccolo Hans" e successivamente per la realizzazione della traduzione italiana del volume "La vive voix. Essays de psyco-phonétique", che venne pubblicato nel 1993 dalla casa editrice Dedalo con il titolo "Le lettere vive: scritti di semantica dei mutamenti linguistici". La corrispondenza tra Fónagy e Bollini è la più consistente del fondo e testimonia non solo il percorso di ricerca linguistica di entrambi, ma anche una sincera amicizia.

Infine, nella seconda metà degli anni Novanta, Bollini partecipa ad un altro grande progetto letterario "Polyphonie pour Ivan Fónagy" edito nel 1997 da L'Harmattan, omaggio al linguista ungherese in occasione del suo settantacinquesimo compleanno.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Lingua francese, italiano, inglese, ungherese

Note

Note redazionali Scheda a cura di Valentina Corona, redatto nel 2018 per la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Approfondimenti