La progettazione e la costruzione della ferrovia Porrettana nei documenti dell’Archiginnasio

Nel 2014 ricorre il centocinquantesimo anniversario della realizzazione della ferrovia Porrettana (Bologna-Pistoia), che fu inaugurata il 2 novembre 1864. Fino al 1934, anno dell’apertura della Direttissima, la Porrettana rappresentò l’asse portante delle comunicazioni nord-sud d’Italia e d’Europa ed è ancora oggi un’infrastruttura indispensabile per la vita delle comunità della montagna tosco-bolognese.

La Biblioteca dell'Archiginnasio conserva tutti i progetti relativi alla costruzione della ferrovia Bologna-Pistoia: documenti, disegni, libri e fotografie provenienti in gran parte dall’archivio del suo progettista, l'ingegnere francese Jean Louis Protche.

Da segnalare, in particolare, i progetti e gli stati di avanzamento dei lavori per la grande galleria dell'Appennino, la planimetria della zona della stazione di Pistoia precedente all'apertura della stazione stessa, gli schemi per i sistemi di trazione animale, i progetti delle armature delle gallerie, delle saracinesche per i canali dei mulini vicini al percorso della linea ferrata, i disegni delle principali locomotive utilizzate, le immagini dei monumentali viadotti del tratto toscano.

Il fondo archivistico Jean Louis Protche è stato oggetto di un importante intervento di riordino e inventariazione scientifica nell'ambito del progetto "Una Città per gli Archivi".

Immagini del mondo fluttuante: le xilografie dell'Ukiyo-e

La collezione di xilografie dell’Asia orientale della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna fu acquistata a Firenze dal medico, scrittore e collezionista carpigiano Carlo Contini (1919-2012) dalla vedova dell’ammiraglio Manzoni: si tratta di una raccolta di oltre 500 stampe xilografiche giapponesi (molte delle quali sono dittici e trittici), da quest’ultimo pazientemente raccolte agli inizi del Novecento in occasione dei suoi frequenti viaggi in Giappone.

Le xilografie di questa collezione esemplificano al meglio la perizia tecnica e l’estro creativo di alcuni tra i maggiori artisti giapponesi del XIX secolo, quali Hiroshige, Kunisada e Kuniyoshi. Di straordinario interesse sono anche le lussuose stampe teatrali di Osaka, un tempo misconosciute, ma che oggi sempre più si impongono all’attenzione del pubblico e della critica, e quelle per l’infanzia, di carattere ludico e didattico, che costituiscono un fondo rarissimo.

Nel 2012, alla morte di Carlo Contini, la collezione è stata acquisita dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna che l'ha affidata in comodato d’uso all’Università di Bologna. Oggi parte di quella raccolta si trova esposta nella nuova Sala dedicata all'arte orientale del Museo di Palazzo Poggi insieme ad oggetti e opere d'arte provenienti dalla collezione del Centro studi d’arte estremo-orientale.

Michele Leskovic detto Escodamè: istantanee di una meteora futurista

Michele Leskovic (Udine 1905 - Imola 1979), artista italiano di origini slovene più comunemente noto con lo pseudonimo Escodamè, rappresentò uno dei massimi esponenti del movimento futurista.

Dall'incontro con Filippo Tommaso Marinetti nel 1920 e fino allo scoppio della seconda guerra mondiale Leskovic fu un instancabile autore di canzoni, pantomime e brevi componimenti, nonché direttore di riviste e animatore di iniziative culturali.

Nella prima metà degli anni Quaranta abbandonò la sua attività di artista e poeta per ritirarsi a vita privata e nel 1970 entrò insieme alla moglie Lia Orlandini nella Casa Lyda Borelli di Bologna.

Questa mostra virtuale, realizzata con fotografie, manifesti e riviste tratti dal suo archivio letterario e fotografico, intende ripercorrere il "ventennio futurista" di Leskovic alias Escodamè.

Il mito della V nera. L'archivio della Società di educazione fisica Virtus

L'archivio della SEF Virtus comprende una significativa sezione fotografica e una raccolta di memorie documentarie con carte dal 1868.

Rappresenta dunque una fonte storica di rilievo per delineare lo sviluppo e l’evoluzione delle attività sportive nella città di Bologna, così come promosse dalla società che, sorta nel 1871, ha consolidato successi e trionfi di livello nazionale nelle varie discipline sportive: ginnastica, scherma, tiro a segno, skating, lotta, sollevamento pesi, velocipedismo, palla vibrata, atletica leggera, palla a sfratto, calcio, pugilato, pallavolo, tennis, sci, pallacanestro, rugby, judo, baseball e football.

Questa mostra virturale, a cura di Federica Rossi, presenta alcuni significativi esemplari tratti dal complesso documentario prodotto dalla Società di eduzione fisica Virtus il cui inventario sarà presto disponibile all'interno del portale archIVI.

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Mostre virtuali

“La possibilità di realizzare “Mostre virtuali online” potenzia le opportunità che la dimensione digitale e il web offrono alla valorizzazione dei beni culturali rispetto a quelle offerte dal mondo analogico” (Marina Giannetto, direttore dell'Istituto centrale per gli archivi (ICAR).

Questo ambiente offre la possibilità di accedere agli archivi pubblicati nel portale direttamente dagli oggetti digitali a prescindere dalla loro dimensione digitale: i documenti testuali, i video, le immagini e i suoni rappresentano gli elementi fondamentali della narrazione.

La didascalia di ciascun oggetto digitale è fornita di un link attivo ("Vai alla scheda d'archivio") che consente di visualizzare la riproduzione digitale all'interno dell'archivio di appartenenza. I contenuti si possono sia ascoltare che guardare in versione bidimensionale o in 3D.